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Sono psicologa clinica e psicoterapeuta, iscritta nella sezione A dell'Albo degli psicologi dal 17/11/2014 con il n. 20841
Nel 2012 ho conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia Dinamico-Clinica presso l'Università di Roma “Sapienza”.
Sono specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica presso la Scuola di Specializzazione I.R.E.P. (Istituto di Ricerche Europee In Psicoterapia Psicoanalitica).
Lavoro come libera professionista in ambito clinico, principalmente con giovani adulti e adolescenti.
Svolgo sedute di psicoterapia online tramite piattaforma Zoom e Skype.
Dal 2007 al 2019 ho svolto tirocini formativi nelle ASL (SPDC, CSM, Centro Diurno, Comunità) e in cliniche convenzionate (Villa Armonia Nuova).
Dal 2013 al 2017 ho partecipato all’Analisi collettiva dello psichiatra Massimo Fagioli.
Dal 2017 al 2019 ho collaborato con la Cooperativa Sociale di Psicoterapia Medica in attività di prevenzione (Centro Adolescenti) e come psicologa. Ho svolto l’attività di operatrice di due laboratori presso il Centro Diurno Arvalia della ASL RM 3 (Cooperativa Aletheia).
Perché chiedere l’aiuto di uno psicoterapeuta? Accade spesso che chi si rivolge ad un professionista della salute mentale non abbia esattamente chiaro il motivo della propria richiesta, cosa significhi essere curati e ancor meno cosa significhi stare bene. Spesso si fa confusione su ciò che si prova e allora essere tristi equivale ad essere depressi, oppure l’euforia è scambiata per la felicità. Con la perdita del benessere psichico infatti si determina contestualmente anche la perdita della conoscenza di esso e si conserva al più il ricordo di una “normalità” che precede la crisi. Durante la crisi la persona avverte che c’è qualcosa che non va, può sperimentare vissuti di angoscia e disperazione e sviluppare l’idea di una impossibilità a stare bene. La richiesta allora è quella di voler tornare ad essere come prima. Ma la crisi mette in discussione quella precedente modalità di rapporto con gli altri e, invece che avere una accezione negativa, quella stessa crisi può, se affrontata, rappresentare un’occasione di ricerca e trasformazione.
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta non significa essere deboli, difettosi, o “matti” come la società ci spinge a pensare. Ciò che si è ammalato è il pensiero non cosciente e la psicoterapia si occupa proprio di questa realtà più profonda dell’essere umano. Con la psicoterapia si sviluppa una maggiore conoscenza di se stessi e degli altri, si ritrova quella sensibilità e quella capacità di intuire e comprendere ciò che ci accade.
La relazione terapeutica è innanzitutto un confronto interumano. L’elaborazione delle dinamiche non coscienti avviene nell’ambito di un rapporto valido in cui è in gioco l’interesse profondo per l’altro. È un lavoro impegnativo, ma permette di realizzare le proprie potenzialità umane di affettività ed intelligenza. L’idea è quella di trasformare quel “non posso, non ce la faccio” in una capacità di reagire alle delusioni e in una capacità di amare e avere fiducia nel mondo umano. La psicoterapia offre gli strumenti per riconoscere la violenza invisibile nei rapporti interumani, per raggiungere una certezza di se ed affrontare in modo autonomo eventuali future crisi. La libertà da conquistare con il lavoro psicoterapeutico è legata all’emergere della propria identità unica ed originale e alla conquista di una capacità recettiva che renda possibile muoversi fiduciosi verso i contenuti validi di altri esseri umani.
L’impostazione teorica e metodologica della psicoterapia ad orientamento psicodinamico-relazionale è quella della Teoria della Nascita formulata dallo psichiatra Massimo Fagioli. Il suo pensiero e la sua prassi pongono la massima attenzione al pensiero non cosciente, una particolare modalità di funzionamento della mente con capacità reattive e interpretative della realtà. Si tratta della prima modalità di pensiero, quella della nascita e del primo anno di vita. Nell’essere umano adulto la realtà non cosciente si esprime come linguaggio per immagini principalmente nei sogni, nella sensibilità che orienta i rapporti con gli altri, nella creatività artistica, nell’innamoramento e nel percorso di psicoterapia. La psicoterapia si avvale dell’interpretazione dei sogni e del loro contenuto latente, poiché il sogno è un pensiero che si esprime mediante un linguaggio per immagini.
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